Il 29 novembre, presso il Museo Svizzero dei Trasporti di Lucerna, sarà inaugurata una mostra dedicata alla Dolce Vita e alle Spider Alfa Romeo.
Aperto nel 1959, il Museo dei Trasporti è il museo più popolare della Svizzera e comprende numerose esposizioni, parchi tematici e simulazioni. Vanta una collezione di oltre 3000 oggetti, dislocata su una superficie espositiva di 20 000 metri quadrati. Con i suoi spazi dedicati ai trasporti su strada, su rotaia, fluviali-marittimi, aerei e spaziali, si annovera tra i musei più esaurienti in tema mobilità in Europa.
Proprio in questa splendida e particolare cornice, a partire dal 29 novembre, verranno esposti diversi esemplari di Spider Alfa Romeo, veicoli simbolo del periodo del dopoguerra italiano che sono entrati a far parte della nostra storia e del motorismo mondiale.
Basti pensare al “Duetto”, reso ancora più celebre dal film “Il Laureato” interpretato da Dustin Hoffman, che ha rappresentato lo spirito degli anni 60 oltre che ad essere un esempio di design innovativo Made in Italy.
La mostra sarà caratterizzata dalla presenza dell’Alfa Romeo Giulietta Spider Prototipo, realizzato da Pinin Farina sul telaio numero 0007, presentato al Salone di Parigi del 1955, il primo esemplare dell’Alfa 1750 Spider Veloce “Osso di Seppia”, telaio 0001, del 1967, un esemplare preserie della Spider del 1993 e il prototipo Alfa Romeo 2600 Spider Ghia, presentato nel 1962, disegnato da Sergio Sartorelli.
Presenti anche l’Alfa Romeo Giulietta Spider Preserie, utilizzata da subito per gareggiare, soprattutto negli Stati Uniti, dove furono consegnati i primi esemplari. La macchina ha il telaio “0015” ed è un esemplare di preserie, ancora non del tutto definitivo, lo stesso preparato nel 1956 per partecipare alle gare dell’SCCA (Sports Car Club of America), con il quale corse il pilota Jim Lawrence.
Non poteva mancare l’Alfa Romeo Giulia GT Spider. Nei primi anni 60, il Biscione iniziava a studiare una variante scoperta per sostituire la Giulietta Spider. La prima proposta fu semplicemente una Giulia GT di Bertone, accorciata e senza il tetto. Il prototipo di questa versione venne poi modificato dal Centro Stile Alfa Romeo per studiare un nuovo frontale, su disegno di Ernesto Cattoni, ma il debutto della Duetto di Pininfarina ferma il progetto.
Sempre al Museo Svizzero dei Trasporti, verrà inoltre svelata al pubblico l’Abarth 1000 Bialbero Record del 1965, recentemente restaurata